lunedì 13 aprile 2009

assignment n.3: coltivare le connessioni

http://www.scribd.com/doc/12859285/Coltivare-Le-Connessioni
Dunque...
non serve certo che lo dica io che Internet è probabilmente la più grande invenzione del XX secolo: è un valido strumento di lavoro, è un calderone di informazioni in continua ebollizione, è un filo che unisce persone vicine e lontane. Tuttavia l'enorme quantità di possibilità offerte dalla rete possono diventare anche ingannevoli e fuorvianti.
Serve un filtro; e il filtro lo fa la vita. La mia rete, io la voglio vivente, fisica, reale. Facebook non potrà mai sostituire un'amicizia nata alle elementari e wikipedia non potrà mai sostituire l'odore delle pagine di un libro. Il computer affianca, non rimpiazza.
La scuola, con tutte le sue pecche, è fondamentale. Cattedre, professori, libri e voti servono per indirizzare e dare gli strumenti per permettere poi di camminare da soli. Questo Internet non può farlo.
La "rivoluzione" di Don Milani è stata possibile perché a recepire i principi di sharing - opennes - peering - acting globally c'erano ragazzi, certamente diversi l'uno dall'altro, ma comunque vicini e compatti e non entità più o meno fittizie nascoste dietro ad uno schermo.
In sostanza: tutto è rete, ma le uniche che contano davvero sono quelle che evolvono e pulsano vita.

1 commento:

  1. Assurdo come abbiamo risposto sostanzialmente nello stesso modo all'articolo del prof!!! Sì che siamo amiche, ma mi stupisco di come io sia d'accordo e io abbia espresso praticamente tutto ciò che hai scritto! :-)
    Io tuttavia sono stata molto più prolissa. Non solo. Mi sto aprendo molto alla vita bloggheggiante e virtuale. Continuerò a sostenere che non può sostituire quella reale, ma per ora me la sta arricchendo in un modo che mi piace... sisi!

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