domenica 4 aprile 2010

Pasqua

La Pasqua cristiana è in stretta relazione con quella ebraica, la Pesach che celebra essenzialmente la liberazione degli Ebrei dall'Egitto grazie a Mosè. La parola Pesach significa letteralmente "passare oltre" e si ritrova nella Torah quando Dio annuncia che libererà il popolo di Israele dalla schiavitù in Egitto. Con il Cristianesimo, la Pasqua ha perso il suo significato originario, venendo a connotare il passaggio dalla morte alla vita di Gesù.
Perciò, la Pasqua cristiana è detta Pasqua di risurrezione, mentre quella ebraica è Pasqua di liberazione.
La data del giorno di Pasqua è mobile, viene fissata di anno in anno nella domenica dopo la prima luna piena successiva all'equinozio di primavera (il 21 Marzo). Questo sistema venne fissato definitivamente nel IV secolo. Nei secoli precedenti potevano esistere diversi usi locali sulla data da seguire, tutti comunque legati alla Pesach ebraica.
Dunque, nella Chiesa cattolica, la data della Pasqua è compresa tra il 22 marzo ed il 25 aprile. Infatti, se proprio il 21 marzo è di luna piena e questo giorno è sabato, sarà Pasqua il giorno dopo (22 marzo). Invece se il plenilunio cade il 20 marzo, quello successivo si verificherà il 18 aprile, e se questo giorno fosse per caso una domenica occorrerebbe aspettare la domenica successiva, cioè il 25 aprile.
Detto ciò, tanti auguri a tutti!

martedì 30 marzo 2010

Assignment n.6: copyright

Non avendo grandi conoscenze in materia, ho letto qua e là notizie sull'argomento e ho scoperto che...
Con il termine copyright si intendono tutte le regole sul diritto d'autore.
Le prime norme furono emanate dalla monarchia inglese del 1500 per controllare le opere che si diffondevano sempre più velocemente grazie all'avvento delle prime macchine per la stampa. Gli editori inglesi potevano confiscare e bruciare libri non autorizzati o stampati illegalmente e ogni nuova opera era registrata insieme a chi ne acquistava il copyright.
Nel 1600, l'imporsi del Liberalismo, mise fine a questa censura. La prima legge moderna in materia è però lo Statuto di Anna del 1710 in cui si afferma che gli autori possono bloccare la diffusione delle proprie opere, mentre gli editori possono diffonderle previa richiesta di una cessione dei diritti.
La convenzione ancora oggi in vigore per la protezione di opere artistiche e letterarie è l'Unione Internazionale di Brera, nata nel 1886 sotto pressione di Victor Hugo.
Ovviamente l'avvento di Internet ha facilitato la diffusione delle opere dando nuove opportunità agli autori e rendendo più difficile la tutela del copyright. I programmi di file sharing sono liberi e gratutiti e si sono sviluppati grazie ai sistemi peer-to-peer (Bittorrent, Gnutella, eDonkey, ecc) in cui non c'è gerarchia, ma solo "nodi equivalenti" che si comportanto sia da server che da client.
La velocità di questa diffusione non è stata supportata da norme adatte e oggi c'è ancora confusione su cosa definire bene comune, sulla durata ed ereditarietà del diritto d'autore, nonché sulle pene per la sua violazione.

Mi rendo perfettamente conto che chi fa qualcosa, vuole che il frutto del suo impegno venga tutelato, non copiato, non diffuso incontrollatamente e, perchè no, pagato da chi vuole averlo; è anche vero però che la letteratura, la musica, la pittura, l'arte in genere non possono essere chiuse in cassetti, con una tassa da pagare per aprirli.
Per fortuna esistono sistemi che "aggirano" il copyright come le licenze creative commons, i software open source oppure il copyleft! ;-)